Recentemente ha fatto la sua comparsa sulle nostre tavole un alimento dall’aspetto particolare: l’aglio nero. Questo prodotto vede le sue origini in Corea nel 2004 e, in primo momento, si diffonde in Giappone e zone asiatiche dove viene utilizzato nella preparazione di salse o per accompagnare il pesce. Questo tipo di aglio altro non e’, in realtà , che il comune aglio bianco sottoposto pero’ ad un lungo periodo ( circa 30 giorni) di fermentazione a temperatura e umidità’ controllati, seguito da altri 45 giorni in cui viene fatto ossidare. Il risultato porta ad ottenere un aglio con spicchi che, una volta spellati, mostrano un colore nero come la pece e che perdono quella ” croccantezza” tipica dell’aglio che siamo abituati a trovare sulla nostra tavola, generando cosi’ un prodotto umido e tenero. La diversità risiede inoltre anche in altre caratteristiche prime tra tutte aroma e sapore in quanto l’aglio nero, in virtù’ di un minor contenuto di allicina,ha una fragranza e gusto meno incisivi, ricordando piuttosto la liquirizia e l ‘aceto balsamico. Rispetto al suo fratello non fermentato l’aglio nero può’ vantare maggiori proprietà’ antiossidanti e più’ alti contenuti in calcio , fosforo e proteine aumentando cosi i benefici sull’organismo con la sua assunzione. Un prodotto quindi particolare che riassume in se’ le proprietà’ benefiche del comune aglio perdendo invece quelle caratteristiche che normalmente lo rendono sgradito a molti. L’uso in cucina lo vede ottimo per accompagnare formaggi, verdure, pesce o semplicemente spalmato con burro sul pane ad arricchire un crostino e perché’ no..anche sulla pizza.